STRAPPING YOUNG LAD: ALIEN
data
29/03/2005Sicuramente una tra le uscite più attese del 2005, il quarto studio album degli Strapping Young Lad, ha tutte le carte in regola per non deludere i fan. A distanza di soli due anni dal precedente “SYL”, che aveva rotto un digiuno ben maggiore (“City” uscì nel 97), il folle carro armato guidato da Townsend riprende a spianare a suo modo la strada del metal estremo. I tre quarti d’ora di musica di “Alien” rappresentano perfettamente tutto quello che ci si potrebbe aspettare dal quartetto americano: ritmi serrati dettati da un Hoglan come sempre impressionante, incursioni in territori noiseggianti e spaventosi deliri che prendono vita nelle urla isteriche di Sua Pazzia Devin. Ci sono però anche momenti in cui sotto le massicce dosi di campionamenti vari è possibile anche riconoscere una vera e propria forma canzone (“Love?”), ma questa è più l’eccezione che la regola. Già, perché la proposta degli Strapping Young Lad, da dieci anni a questa parte, mira a sfuggire un qualsiasi tipo di classificazione: si parte sì da un connubio tra thrash e death, ma il discorso è in effetti molto più complesso e fermarsi a questa classificazione sarebbe troppo riduttivo e ingeneroso nei confronti di una delle band più personali dell’ultimo decennio. Tra le tracce di questo “Alien” trova posto anche un attimo di riflessione, l’acustica “Two Weeks” che spezza almeno parzialmente l’assalto isterico della band. Per il resto sono oltre quaranta minuti di puro marasma musicale in cui la raffinatezza di certi arrangiamenti di tastiera (per non parlare di certi cori cristallini) si mescola alla ferocia dello screaming di un Townsend in forma smagliante, che con gli Strapping Young Lad dà sempre il meglio di sé. Di pezzi del calibro di “Skeksis”, “Shitstorm” o “We Ride” si sentirà parlare sicuramente anche in futuro, e anche se l’effetto sorpresa col tempo è andato un po’ svanendo, non si può certo dire che la devastante carica distruttiva della band sia andata scemando di pari passo… Anzi al giorno d’oggi gli Strapping Young Lad sono ancora una delle realtà più personali e sconvolgenti di tutto il panorama metal.
Commenti