SPACE RITUAL: OTHERWORLD
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28/02/2008Gli Space Ritual sono inglesi e fanno dello space rock la loro fede. Seguitemi e capirete perchè. Nik Turner, Dave Anderson, Terry Ollis e Del Dettmar hanno suonato negli Hawkwind, la più grande space rock band del mondo. Dall'album 'Space Ritual' della band inglese in oggetto hanno tratto il moniker del gruppo. Questo fa capire ancora meglio del perchè siano nati gli SR: per tramandare ai posteri un genere che, a mio parere, non ha ricevuto la visibilità che meritava nonostante la presenza di nomi illustri quali Gong, i primi Pink Floyd e ovviamente gli Hawkwind. 'Otherworld' contiene quindici tracce che proiettano l'ascoltatore nello spazio, fra costellazioni celesti, satelliti alla deriva, razze aliene e correnti cosmiche: il tutto tenendo una base rock ed una melodia che colpisce al primo ascolto, pur nella sua complessità. Narrazioni ci accompagnano in alcune parti dell'album, per farci meglio entrare nell'atmosfera spaziale che permea tutte le canzoni: una navigazione tranquilla ma eccitante ci attende una volta premuto play sullo stereo. Il disco, pur non facendo urlare al miracolo, riesce perfettamente nel suo intento: regalarci un'ora di musica dal songwriting elevato, dal feeling fantascientifico e dal tasso tecnico assolutamente convincente. Anche la copertina è realizzata al meglio per farci capire cosa dobbiamo attenderci da 'Otherworld': la produzione è ottima ed anche il booklet è ben curato. In definitiva un prodotto che, pur essendo uscito nel 2007, sembra non aver troncato il filo musicale con gli anni '70, pur opportunamente rivisto dal alto tecnologico: davvero una sorpresa questi Space Ritual, speriamo di riaverli presto fra queste pagine.
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