SOUL DOCTOR: THAT'S LIVE
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26/06/2008I live album, si sa, sono una bestia particolarmente difficile da trattare, constatazione motivata dal fatto di trovarsi di fronte a ciò che dovrebbe rappresentare fedelmente la testimonianza dello spirito dal vivo della band coinvolta, cercando di ricreare nel nostro impianto di casa (o in auto) quella stessa magia che avvolge la peformance on-stage di ogni artista. A questo pro, quindi, risulta semplice compredere come la produzione di un cd dal vivo sia una brutta avventura da intraprendere: ripulire eccessivamente il sound delle varie tracce significherebbe, infatti, perdere quel feeling posto alla base di ogni concerto che si rispetti, mentre dal punto di vista del gruppo non ritoccare quei piccoli errorini di tanto in tanto presenti nell'esecuzione dei vari musicisti rischia talvolta di mettere in cattiva luce l'operato della formazione stessa. 'That's Live', purtroppo, soffre del primo tra i due punti appena citati: una produzione eccessivamente pulita, infatti, ha purtroppo finito per restituire un sound generale molto più vicino ad un disco in studio che non a quello di un'uscita dal vivo, caratteristica resa ancora più evidente da un approccio con il pubblico piuttosto anonimo nella dinamica, i cui boati sono udibili in maniera decisa solo all'inizio e alla fine di ogni brano. E' altresì giusto far notare che la performance del quartetto guidato da Tommy Heart è di quelle tipiche dei veri e propri professionisti del settore (anche il Tommy stesso ha fornito una prestazione dietro al microfono tronfia della sua solita classe), ma quello che risulta difficile comprendere, dopo una serie di ascolti dell'uscita in questione, è l'effettiva utilità di avere a che fare con un cd che sembra quasi figlio di un lavoro live in studio, visto e tenuto conto della povertà di feeling contenuta in un prodotto povero del sudore di un vero e proprio concerto.
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