SOLEMNITY: ANOTHER BLOODY SABBATH
data
09/10/2006Ecco, il classico disco "e mo' che è 'sta roba?" I Solemnity, non una sconcertante rivelazione del panorama internazionale ma comunque una band che nel 2001 ha saputo far parlare di sè, se ne escono con il classico EP tendenzialmente, duole ammetterlo, inutile. Certo i brani non sono male, se si considera che comunque su sei pezzi abbiamo due Live, una canzone dei Manilla Road, ed una dei Cirith Ungol, più una "alternate version" in francese: in pratica, abbiamo a che fare con un prodotto simpaticamente superfluo, un disco che serve a far felici i fan che vogliono poter possedere una chicca particolare ma che nulla ha da dire a chi non sia già tra le loro schiere. I due brani dal vivo sono due estratti dal loro "Shockwave Of Steel" dello scorso anno, mentre l'unico inedito è una strumentale, "Dreamtime", dalle atmosfere barocche che legano decisamente poco col resto del disco. Certo la band ci sa fare, da un punto di vista prettamente tecnico "Another Bloody Sabbath" è una buona presentazione delle capacità di Sven "The Axe" e soci; peccato che una presentazione del genere sia da valutare positivamente per una band che cerchi un primo contratto, non certo per un gruppo che ha già all'attivo tre full lenght.
Commenti