SHORES OF NULL: QUIESCENCE
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09/06/2014Dalla fusione di membri provenienti da altre realtà italiche (Matteo Capozucca - Il Grande Scisma d'Oriente; Emiliano Cantiano - NoumenoV; Raffaele Colace - Mens Phrenetica;, Gabriele Giaccari - The Orange Man Theory; Davide Straccione - Zippo), è nata questa creatura che non ha nulla delle band da cui deriva, ma ha un minimo comune denominatore che sono le black doom band scandinavo/norvegesi con quell'occhio sempre puntato sulla melodia e sulle soluzioni che ci mettono un attimo a catturare l'attenzione dell'ascoltatore senza essere catchy o ruffiane. Un disco dalla bellezza imbarazzante: vocals e cori imponenti ed epici, doppiacassa presente, ma mai invadente, chitarre graffianti, lancinanti, gothiche in "Quiescent", e con piglio industrialoide in "0x0000" che ricordano molto i sottovalutati Disbelief (alone che ritroveremeo altre volte lungo il disco), capaci di creare degli intarsi notevoli come in "Ruins Alive". La band sa anche pestare duro con il black/death di "The Heap of Meaning", mentre l'eco degli Amon Amarth e dei Dark Tranquillity si ode in "Souls Of The Abyss" e "Night Will Come". Le dissonanze pseudo black/thrash di "Time Is A Waste Land" dimostrano ancora una volta che le loro menti sono vulcaniche, ed in grado di carpire le soluzioni più disparate per rendere i pezzi sempre cangianti. Il complemento ideale di tutto ciò di cui vi abbiamo parlato finora è la voce di Davide Straccione che abbiamo già avuto il piacere di ascoltare negli Zippo (band crossover): qui riluce di teatralità e profondità ed imponenza tali da passare dalle clean vocals al growling - "Eudaemonia" - con semplicità disarmante e non perdendo forza evocativa; intensissima, inoltre, la sua prestazione in "Pain Masquerade". Registrato, mixato e masterizzato presso i Kick Recording Studios di Marco 'Cinghio' Mastrobuono, con la collaborazione di Matteo Gabbianelli e coprodotto dalla band stessa, ha immediatamente catturato l'attenzione della Candlelight che non se li è fatti sfuggire, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la critica li sta elogiando a destra e manca. Siamo solo all'esordio ed i nostri sono già riusciti a produrre un lavoro di rara bellezza ed intensità, non immaginiamo a cosa potranno arrivare in futuro.
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