SHINEDOWN: LEAVE A WHISPER
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03/04/2006Se L'Atlantic ti mette sotto contratto in fretta e furia dopo un solo demo non è un caso: infatti gli Shinedown fondati dal cantante Brent Smith sono uno di quei gruppi baciati da un talento unico nello scrivere grandi canzoni. Questo "Leave A Wisper" è il loro esordio risalente al 2003 e già dimostra la stoffa di una band che non teme confronti. Il sound degli Shinedown è una rilettura dell'hard rock dei seventies, quello di Led Zeppelin, Free, Bad Company e Lynyrd Skynyrd, in un ottica moderna e urgente e dove molte band hanno fallito Smith e compagni riescono; grazie a canzoni come "Fly From The Inside", "No More Love", "Burning Bright" e "All I Ever Wanted" in bilico tra tradizione e modernità, gli Shinedown coinvolgono e ammaliano l'ascoltatore con melodie lancinanti ma aggraziate. Senza contare il valore aggiunto rappresentato dalla voce di Brent Smith un mix letale di Ian Atsbury (The Cult), Robert Plant (Led Zeppelin) e Chris Cornell (ex Soundgarden, Audioslave), capace di interpretazioni commoventi, ma anche di attacchi rabbiosi con acuti spaccabicchieri. Per essere un debutto c'è di che rimanere stupiti vista l'elevata qualità della track list dove gli highlights si sprecano tra graffianti brani come "Lacerated" e "Better Version" e slow numbers come "45", "Simple Man" (cover dei Lynyrd Skynyrd) e "In Memory". Gli unici difetti sono rappresentati da una produzione un pò moscia anche se molto seventies e dalla tendenza della band, quasi a nascondersi dietro la monumentale voce di Smith non facendo emergere le proprie individualità. Ma per il resto questo è un cd superbo che non esito a consigliare ad ogni amante dell'hard rock più classico e tradizionale. Fateli vostri.
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