SHINEBOX: A QUIET END
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13/05/2014Dopo il positivo 'Into The Great Void' ecco di ritorno i Shinebox, alternative band che dal 2007 è costantemente on the road per divulgare il proprio credo sonoro. Un gruppo che col passare degli anni acquista sempre più carattere, regalando emozioni forti disco dopo disco. Nel caso di 'A Quiet End' ci troviamo dinnanzi a un mini di sei tracce dal forte sapore statunitense: un muro sonoro creato a regola d’arte, un cantato urlato sorretto a più riprese da cori ad effetto e una produzione ad opera degli Hell Smell Studio di Roma semplicemente perfetta. Elementi che confermano quanto appena detto, i Shinebox sono a tutti gli effetti una solida realtà del panorama hardcore tricolore. Pur trattandosi di un semplice EP, questo 'A Quiet End' mostra tratti ben definiti, suona veloce e aggressivo il giusto senza però scordare quell’anima melodica che da sempre contraddistingue la band, il tutto ben sviluppato grazie soprattutto all’ottimo lavoro svolto dal batterista, capace di dettare gli schemi del gioco senza alcun problema. La timbrica vocale rimane qualcosa di assai particolare, a tratti malinconica, ma capace di tenere sempre sull’attenti l'ascoltatore, sfociando spesso e volentieri in urla rabbiose che ben si adattano all’umore (nero) dei testi. A piacere di questo nuovo capitolo targato Shinebox è il forte senso di aggregazione che si respira all’interno di ogni brano, un lavoro dal forte taglio live che dal vivo – ne siamo certi – farà sfracelli di consensi vista la presenza costante di cori (ben partoriti su disco), a rendere ancora più intenso il tutto. Il punk-hardcore d’altra parte è tutto questo, unità, sudore, teste pensanti e divertimento, elementi che nel DNA dei Shinebox sono ben presenti e che disco dopo disco riescono a trovare il meritato spazio.
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