RAOUL MORETTI: Harpness
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01/05/2018Atmsofere eteree, approccio classico ed allo stesso tempo contemporaneo per il disco di Raoul Moretti. Musica elettronica, arpa e ambient per 'Harpeness', vera e propria saga moderna di uno strumento che riesce a far vibrare indubbiamente le corde interiori della nostra anima. L’artista in questione ci propone un lavoro criptico per certi versi, vicino al concetto di drone, psichedelia, decisamente cupo a tratti, contemplativo e poi più sereno e gioviale in altri. C’è un alone di tetri presagi in sottofondo, quasi fossimo catapultati in una colonna sonora in cui noi diventiamo protagonisti con paure ed angosce a sfumare i tratti espressivi di un volto che pare il riflesso di ognuno di noi. Album dilatato nei tempi, quasi ci volesse condurre in un mondo in cui accostamenti inusuali sono normalità. Ci sentiamo così entusiasti, ma allo stesso tempo spauriti, tra pathos orientaleggiante e foschi orizzonti. Le note corrono danzando tra attitudini diverse, un impulso che muta se stesso via via, correndo tra binari di modernità elettronica e improvvisi tuffi in suite di purissima atmosfera. Caotico rumorismo e poi precisissimi pizzichi sulle corde di un’arpa che non è altro che l’estensione della sensibilità di Raoul. Ambientazioni si susseguono così, intrecciandosi tra modernismo e classicismo, quasi trovassero un ideale punto di incontro ma volessero,al contempo, mantenere i loro tratti distintivi. Vi consigliamo l’ascolto se siete ascoltatori di larghe vedute, in grado di pazientare di fronte a tonalità soffuse e di accettare compromessi. Vedremo se con il tempo l’artista riuscirà ad evolvere ulteriormente la proposta, magari riuscendo ad essere più incisivo a tratti, senza disperdersi troppo nel concetto di electro.
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