SEVENTH AVENUE: TERIUM
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14/05/2008Seguo da diversi anni la carriera di questo gruppo, quindi non può che farmi piacere il ritorno sul mercato da campioni per i tedeschi Seventh Avenue, white power band giunta ormai alla sesta uscita sulla lunga distanza. ‘Terium’, che giunge ben quattro anni dopo il bellissimo ‘Eternals’, è un concept album fanta-religioso, articolato su quattordici pezzi, più intro, davvero ben fatti, dotati di un gradevolissimo songwriting e decisamente ben suonati. Per chi non conoscesse ancora la proposta della band teutonica, si può dire che il Seventh Avenue’ sound si basa principalmente su un happy metal molto arioso e leggero vicino per stile a quello dei ben più noti francesi Heavenly, con inserti robusti di hard rock metallizzato alla Supreme Majesty e passaggi suggestivi ed ad effetto sulla falsariga di quanto fatto dai Metalium nei primi lavori, e naturalmente non potevano essere assenti le influenze heavy classiche, con i Maiden esplicitamente citati in più di una occasione. Non credo sia interessante parlare delle singole tracce, perché ritengo che questo sia un album da prendere in blocco, senza estrapolare parti più importanti o migliori di altre, ma intendo comunque segnalare la splendida ballad ”Hands of the king”, molto suggestiva e dolce, mia canzone preferita nel lotto. Promossa a pieni voti tutta la band, con una menzione speciale per il singer Herbie Langhans, dotato di un’ugola potente e di una tonalità roca che rendono il suo cantato davvero speciale. Ottima anche la produzione, e gradevole l’artwork. Per chi apprezza l’happy metal o il power metal più leggero i Seventh Avenue sono un ascolto obbligatorio.
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