SERIOUS BLACK: Magic
data
15/09/2017E' un piccolo record quello realizzato dei Serious Black, supergruppo che in meno di tre anni è riuscito a dar vita ad altrettanti lavori. Infatti, tanto l'esordio 'As Daylight Breaks' che il successivo 'Mirrorworld' si sono rivelati album che hanno suscitato un ottimo riscontro per gli amanti delle sonorità power dalle tinte melodiche che hanno indotto il leader Mario Lochert e illustri soci (ma forse anche per volontà della stessa AFM), ad approfittarsi di questo momento estremamente favorevole. 'Magic' non cambia eccessivamente le carte in tavola, il lato più melodico del metal si mostra in maniera ancor più accentuata nella forma di quello che è a tutti gli effetti un concept album incentrato sul tema della magia e su un personaggio, tal Mr. Nightmist interpretato dal vocalist Urban. Pur non gridando al capolavoro ci si mantiene sempre su un ragguardevole livello, si nota nella seconda parte un certo calo di ispirazione che non fa raggiungere gli esaltanti livelli dei precedenti lavori visto che brani come la title-track o "Newfound Freedom" danno l'idea di una scrittura un po' affrettata mentre il meglio viene profuso in tracce come la ritmata "Binary Magic" in parte debitrice al power teutonico e in “Lone Gunman Rule" che spicca per l'ottimo utilizzo del synth mentre Urban riempie “Now You’ll Never Know” di grazia con i suoi interventi vocali mantenendo comunque lungo tutto il percorso del cd un equilibrio e una costanza di rendimento senza necessariamente strafare con il ricorso a tonalità acute e riesce soprattutto a dare il meglio sull'interpretazione. Bob Katsionis e Dominik Sebastian si producono come sempre in ottimi assoli (di gran classe il dialogo con le tastiere in "Skeleton In Paradise", nonostante il brano pecchi un po' nello scontato refrain) e ritmiche ricche di dinamismo. Resta tuttavia un pizzico di amaro in bocca perchè da questi musicisti di gran valore ci saremmo aspettati qualcosa in più, ma forse ci avevano abiutato troppo bene in passato.
Commenti