SEBASTIAN BACH: Kicking And Screaming
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22/09/2011Grande cantante, grande frontman, grande personaggio. Peccato che tutte queste peculiarità non riescano a rendere vincenti i dischi di questo ragazzone canadese. Si ostina a proporre un heavy metal pesante e statico, una sorta di mix tra 'Slave To The Grind', i Pantera e quella mezza schifezza che fu 'Subhuman Race'. E' un gran peccato perchè come voce ed interpretazione siamo a livelli sempre immensi, l'esatto contrario per quel che riguarda la scrittura dei brani. Certo, molto meglio delle ultime uscite della sua vecchia band (anche se è veramente difficile fare peggio), certo è che dovrebbe concentrarsi di più su di un hard rock tirato, ma con buona dose di melodia, rendere gli incisi degni di questo nome e cercare di lasciare qualcosa all'ascoltatore e non fare il cattivo a tutti i costi e suonare tre toni sotto. Il risultato continuerà ad essere deficitario così come quello riscontrato in questa sua ultima fatica. Le strutture spesso possono sembrare buone, headbanging a go-go, si arriva però all'inciso e braccia ed altro cadono pesantemente a terra. Non è possibile aspettare come la manna dal cielo la ballad di turno che, alla resa dei conti, risulterà la migliore del disco ("I'm Alive"). Ci sono discreti momenti come nella conclusiva "Wishin'", oppure "As Long As I Got The Music", ma non è assolutamente abbastanza. Il giovane funambolo delle sei corde, Nick Sterling, dall'alto dei suoi 21 anni, dona una prestazione superba, così come la produzione di Bob Marlette che risulta veramente eccezionale, ma se manca tutto il resto. Un passo avanti rispetto a 'Angel Down', ma nessuna pia illusione. L'unica soluzione è che Sabo, Bolan e Bach cerchino di sedersi intorno ad un tavolo, facciano due chiacchere su come si scrivono canzoni e si riuniscano. Altrimenti si limitino a suonare i vecchi pezzi degli Skids come una sorta di cover band, tanto vale...
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