THE BURNING: STORM THE WALLS
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03/02/2008Ancora thrashcore? Ancora thrashcore. Di quello duro, senza pietà, foraggiato da robuste dosi di Hatebreed, (ultimi)Madball e compagnia. Effettivamente, chi critica alla cieca il fenomeno (senz’altro reale) dell’emocore dovrebbe rivolgere le proprie attenzioni anche verso le tinte più aggressive del *core, non ultimo il noise (chè di cloni dei Converge comincio ad averne piene le scatole pure io, tranne rarissime eccezioni). Tornando ai The Burning, questi ragazzi danesi ci propongono, come detto poco sopra, un thrashcore moderno, aggressivo, basato su riff rocciosi e che abolisce quasi completamente la melodia. Questo stilema è a mio avviso quello che svantaggia band di questo tipo; insomma, i sedicenni emo che fanno metalcore tirano fuori ritornelli memorizzabili, con un senso, i gruppi tipo i The Burning no, e di fotocopie ce ne sono già a iosa. Se avessero inserito nella bustina il cd dei, che ne so, Born From Pain, non avrei notato la differenza. Onesti, bravi senza dubbio, ma praticamente insignificanti.
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