SARATAN: ANTIRELIGION
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19/06/2010Direttamente dalla Polonia ecco i Saratan, probabilmente l'unica band di quelle parti col monicker arabo, che tornano in azione a tre anni dall'album di esordio. La band che suonava un Thrash americano ultracanonico non è che un ricordo, adesso anche i nostri si sono lasciati trasportare dall'onda di modernità che ha investito la scena creando realtà interessanti ma anche mostri da MTV. Sembra quasi assurda la presenza della doppia voce (pulita e screaming) nella moderna e *core "Dead Inside", in realtà appare assurda la sola esistenza di un simile brano accostato al nome Saratan. Ma è solo un'impressione, appunto. La band ha deciso di intraprendere questo percorso, quindi ne prendiamo atto e ascoltiamo con rinnovata serenità la nove tracce di 'Antireligion', che si rivelano molto ripetitive e poco originali, se non in particolari momenti come "Reject Adonal" o la title track (nella seconda parte), che ci mostra il lato "orientale" della band, con i fraseggi acustici e la voce femminile. Onestamente non ci sentiamo di consigliare questo album a chi cerca qualcosa di veramente forte, piuttosto ci limitiamo a segnalarlo a chi ama alla follia il Thrash e il Death che si intersecano con la modernità, fermo restando che in Nord Europa stanno e restano parecchie spanne sopra.
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