RUINS: FRONT THE FINAL FOES
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11/11/2009Vengono dalla Tasmania (!) i blackster Ruins, che sono un duo e ripercorrono anche in questo senso le orme dei migliori Satyricon più recenti (quelli che tanti odiani, loro malgrado). Effettivamente i Ruins suonano un black metal tagliente e aggressivo, ma che si mantiene quasi sempre su ritmi estremamente cadenzati, senza per questo rinunciare all’aggressività o alla cattiveria (e gli esempi in questo caso sono molteplici, oltre a Satyr e Frost si pensi all’ultimo Malfeitor). I pezzi di Front The Final Foes si tirano dietro una scia di gelo che fa rimpiangere i migliori Immortal, tornati da poco con un disco comunque valido, e più che l’Oceania vengono in mente i ghiacciai e i fiordi. Produzione superba, un’esagerata sequela di death grunts, un manipolo di song riuscite. Un po’ di varietà in più non avrebbe guastato, ma per stavolta tralasciamo.
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