THE SOFT MACHINE: FLOATING WORLD LIVE
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14/07/2006Altra testimonianza dal vivo per i Soft Machine, e sempre grazie alla coraggiosa e passionale label newyorkese Moonjune che si sbatte alla ricerca di titoli e di band totalmente fuori dal mercato, ma che sanno regalare sempre soddisfazioni a chi la musica la ascolta, e non la "consuma". Questa volta si tratta di un disco dal vivo abbastanza raro che immortala una perfomance della band agli inizi del 1975, quando l'unico membro originario al tempo era Mike Ratledge, quando, fattore che rende lo show formidabile anche dal punto di vista tecnico, l'attrazione principale era Allan Holdsworth. Infatti, il prodigioso chitarrista inglese conduce verso l'estremo le sonorità "canterburyane" della band, esplodendo in continui virtuosismi, effetti, scale, rendendo il sound aspro, spigoloso, per certi versi rivoluzionario considerato l'approccio armonico verso lo strumento. Un sound davvero difficile da paragonare al precedente materiale tanto da rendere arduo anche riconoscere lo stile della band. Materiale che andrà a finire di lì a poco nello studio album "Bundles". Praticamente, il classico iter promozionale ma rovesciato: prima i brani proposti dal vivo, poi sul disco. In tutto ciò c'è anche la rilevante, mastodontica prestazione dell'intera band a partire dal drumming pazzoide di John Marshall, per finire allo strapotere melodico dettato da Carl Jenkins il quale si diletta con piano e fiati, per tornare ancora una volta a Holdsworth, in futuro il maggiore sponsor del Synthaxe(sorta di chitarra MIDI), alle prese anche con il violino. Una grande concerto, registrato in Germania alla Radio Bremen, e la dimostrazione di come si possa suonare musica oltre ogni limite, concezione, ed aspettativa ben oltre le "classiche" improvissazioni. Basta avere gli uomini giusti in squadra(loro), e le orecchie senza tappi di insaccati(noi).
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