RHAPSODY OF FIRE: Into The Legend
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26/02/2016Ormai credo sia noto ed assodato a tutti gli appassionati di musica metal in generale che i Rhapsody of Fire siano tra le band più importanti del metal sinfonico internazionale, e che siano anche un orgoglio musicale che l’Italia tiene stretta a sé. Hanno portato nel mondo un certo modo di fare metal sinfonico che unisce gusti tipicamente epici, ed un senso della melodia che tocca sempre da vicino il cuore degli ascoltatori, e fa schiudere le tempra anche di coloro che, nel loro stile metal, sembrano duri in maniera imperturbabile, ma che nascondono un lato morbido e dolce. La dipartita di Luca Turilli dai Rhapsody originali ha permesso a Fabio Lione ed Alex Staropoli di ritessere un attimo le fila del discorso e di concepire un nuovo capitolo della loro storia musicale. Dopo il buon ‘Dark Wings Of Steel’, ecco alle stampe il secondo percorso musicale con l’attuale formazione. ‘Into The Legend’ rispecchia appieno quelli che sono i classici canoni della musica rhapsodiana, con la voce di Fabio Lione sempre impeccabile e mai fuori posto, e linee musicali potenti e poderose. E questo essere poderosi è dato dal fatto che la band si è avvalsa non solo delle loro personali capacità come band in sé, ma collaborando con orchestre e cori sinfonici (ad opera della F.A.M.E.'S. Macedonian Radio Symphonic Orchestra), e “baroque ensemble” con strumenti tipici tradizionali che hanno reso il tutto maggiormente scenografico ed epocale, come se si stesse intraprendendo delle scene cinematografiche dense di avvenimenti tipicamente bellicosi. Tra i pezzi dell’album in cui questo connubio fedelmente si nota ci sono “Winters Rain” e “A Voice In A Cold Wind”: la chitarra di Roberto De Micheli e le tastiere di Staropoli altamente virtuose e creative, unite alla forza evocativa di Lione, si assemblano in un contorno di cori sinfonici e sonorità barocche che rendono il quadro vario e coinvolgente. Tipicamente sinfonici e tipicamente “Rhapsody” sono invece brani come “Valley Of The Shadows”, dove la fa da padrone la lirica operistica dell’orchestra sinfonica, “Distant Sky” e “Into The Legend”, dove invece è l’ugola di Lione che svetta in alto e si erge da protagonista. Nonché “Rage Of Darkness”, perfetta sinergia tra tutti gli elementi della band che hanno ciascuno un ruolo preciso, ma fondamentale alla riuscita stesura del brano, rendendolo tra i migliori dell’intero lotto. Non poteva e non doveva mancare il lento rhapsodiano, la consueta ode alle bellezze della natura: “Shining Star” svela il lato più riflessivo ed amorevole di Lione e di tutta la band, autori di una prova struggente e particolarmente emozionante. E a testimoniare in maniera forse definitiva l’obiettivo principale di ambiziosità di ‘Into The Legend’ è la grande suite finale di quasi diciassette minuti, “The Kiss Of Life”, il brano più lungo mai scritto dalla band. Un brano dove si alternano parti prettamente metal a parti più lente e poco più che respirate, dove trovano spazio delle liriche in italiano declamate da Lione; parti dedicatamente strumentali dove è forte il connubio tra Staropoli e De Micheli, e parti di stampo sinfonico che danno un effetto di trasporto collettivo al brano. C’è da dire nel complesso che ‘Into The Legend’ non aggiunge molto all’intera carriera dei Rhapsody Of Fire. Difficilmente si possono intravedere segni altamente innovativi, piuttosto che cambi radicali voluti dalla band. Piuttosto si deve dire che la collaborazione tra la band e l’insieme di elementi sinfonici e barocchi ha maggiormente rafforzato quel loro carattere di epicità che li ha sempre contraddistinti nella loro carriera. Perché, nonostante in questi tempi recenti non siano particolarmente innovativi, i Rhapsody Of Fire sono questi: una band dalle indubbie qualità che sa ancora dire la sua in ambito metal sinfonico, e ‘Into The Legend’ non è altro che un ulteriore tassello di una carriera costellata di soddisfazioni e che sicuramente esalterà gli appassionati del genere, pronti a combattere contro i mostri mitologici e leggendari della vita quotidiana.
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