Rain Dogs: Lies, Alibis & Lullabies
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06/02/2013Dietro al progetto Rain Dogs si celano due realtà in apparente contrasto tra loro: da una parte vi è la musica cantautoriale di Andrea Ferrante, dall'altra vi è la cultura elettronica di Luigi Gori, dj e produttore. Nato nella provincia aretina, 'Lies, Alibis & Lullabies' si presenta come un disco d'esordio diverso da ciò che si può trovare facilmente in giro, almeno in Italia, luogo in cui il tutto è stato scritto, composto, registrato e prodotto, nonostante le dieci tracce siano cantate in inglese; forse questa scelta vuole rappresentare un'altra contrapposizione. Il disco presenta moltissimi spunti interessanti: vi è "Nobody's Running", la canzone più spiccatamente rock, c'è la travolgente "The End" (forse l'episodio migliore del lotto), c'è "Skin And Bones" col suo ritornello nervoso, c'è la frenetica "Rockin' On My Own" o la più pop "Goodfellas Never Die". Come già detto, il sound dei Rain Dogs è molto variegato, e in più occasioni vengono alla mente nomi come gli ultimi Franz Ferdinand, Klaxons, The Notwist e in certi casi anche i Depeche Mode, grazie all'interessante miscela di rock ed electro. Il rischio è però quello di arrivare alla fine con il fiatone, visto che le canzoni è vero che si differenziano dalla massa, ma risultano un po' uguali e ripetitive tra loro, specie se ascoltate tutte di seguito. Ma la materia prima c'è.
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