PRONG: State Of Emergency
data
18/11/2023I Prong sono vecchi come il cucco. Tommy Victor è prossimo ai 60 anni. E' della vecchia scuola, tipo un James Hetfield piu' acido e come chitarrista sicuramente non gli è da meno. I Prong dovrebbero essere famosi quanto i Metallica, ma sono ancora affamati ed incazzati, e vogliono metterlo ben in chiaro. Nessun compromesso. Una collezione di riff motosega pronti ad intaccare il cemento, con in più tanto veleno e bile nella voce. Una cosa che ho sempre ammirato di lui è il suono della sua chitarra. Poca gente riesce a crearne uno così devastante. Ma com'è che gli ultracinquantenni fanno le scarpe a gente con 30 anni di meno? Mistero che mi sfugge, ma che davvero mi fa piacere constatare. Il suono si è un po' modernizzato. Piu' simile ai Machine Head di 'Burn My Eyes' ed ai Biohazard di “State Of The World Address” che i suoni tipo Pantera di Terry Date ai tempi di “Cleansing” ed anche la voce di Tommy è piu' Robb Flynn che Hetfield e riscontro anche un certo vibe simile a quello di Jaz Coleman dei Killing Joke ai tempi di “Pandemonium”. Fatto sta che questa release è azzeccatissima e merita di esser ascoltata. Il breakdown di "State of Emergency" spacca di brutto; cosi' come "Breaking Point", con tanto di un groove veloce e gli armonici degni di uno Zakk Wylde in giornata. Onestamente non riesco a trovare difetti in questo disco. Mi ha fatto sentire una grande nostalgia degli anni del groove metal anni '90, e la cosa non mi dispiace per niente. Erano bei tempi. Tempi di palle quadrate, attitudine a bizzeffe e una perenne voglia di mettersi in gioco.
Commenti