LAMB OF GOD: Lamb Of God
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25/07/2020Per questo loro ottavo album i nostri “agnellini” ci presentano dieci tracce di pura adrenalina. A partire da “Memento Mori”, uno dei singoli precedentemente rilasciati, che presenta nella sua ferocia la voce di Randy Blythe; la quale sembra voler dire in questa, come nel resto dell’opera, quanto ha da dare ancora alla musica dopo i già ventiquattro anni di carriera. La canzone in cui però sfoggia di più la sua voce è sicuramente “Resurrection Man”, in particolare nella conclusione quando esplode in tutta la sua potenza, accompagnata degnamente dai colpi micidiali del nuovo batterista Art Cruz il quale sembra stia mantenendo testa al titolo che gli spetta al posto di Chris Adler. Nel complesso questo nuovo lavoro rispetta le sonorità tipiche a cui siamo stati abituati, evolvendole ed ampliandole ad opera d’arte, e sopratutto non delude le aspettative dopo il precedente album. Questo grazie a canzoni del calibro di “Reality Bath”, in cui è presente un accattivante attacco di basso suonato dal vetusto John Campbell, e con un ottimo lavoro di velocità nell’uso del doppio pedale di Cruz, o di “New Colossal Hate”, in cui brilla tutta la band nella sua composizione strumentale veloce e difficilmente dimenticabile. Forse possiamo dire di trovarci davanti ad un nuovo inizio per i Lamb Of God che sicuramente servirà ad avvicinare nuovi ascoltatori al genere grazie alle sue sonorità non abusate, e capaci di essere innovative senza stravolgere completamente ciò che ha reso questa band ciò che è oggi.
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