ORBE: Albeldo
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07/10/2012Esordio totalmente strumentale caratterizzato da un sound sporco, ma da una produzione precisa che partendo da sonorità alla Katatonia, le stratifica aggiungendoci parti progressive death alla Edge Of Sanity, post rock, eclettismo, Confessor, strutture irregolari, noise, voci operistiche; insomma, un meltin pot in grado di soddisfare molteplici palati. Fondamentalmente si tratta di un viaggio in un mondo metafisico dove la fanno da padrone personaggi irreali; elfi, unicorni, avatar, sirene ammaliatrici che si muovono su un drumming totalmente sincopato ed in controtempo di chiarissima scuola Confessor. Lucciole che illuminano la foresta nella notte indicando la strada a entità extraterrestri come in "Xbalanque", e passaggi nel deserto come in "Amaterasu". Un concept composto da diversi capitoli strettamente interconnessi tra loro e scanditi da un post rock di gran classe - "Sisifo" - addizionato da ruggenti parti progressive jazz death metal alla Edge Of Sanity; farebbe eccezione "Arjuna", piece un po' confusionaria e slegata nelle trame iniziali che si trasforma in un ambient drone sperimentale e sognante verso l'epilogo, colonna sonora ideale per un film che fa dell'onirico la colonna portante. Per l'elevata qualità, la molteplicità delle idee e delle soluzioni ci viene da pensare che dietro questo monicker sconosciuto si celi qualche personaggio di spicco dell'ambiente post rock/metal (e non vogliamo neanche sapere se così non dovesse essere, ci piace pensarlo), altrimenti diversa spiegazione a tanta qualità, maestria e idee non sapremmo dare. Vorremmo fortemente continuare a sentir parlare di loro visto che li abbiamo scelti nella compilation di Hardsounds Volume 2.
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