STYGIAN CROWN: Funeral For A King
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28/04/2024I californiani Stygian Crown sono al secondo full-lenght e in attività dal 2018, anche se l'esperto batterista Rhett A. Davis ha trascorsi fin dall' inizio di questo millennio con gli extreme metallers Gravehill. Questo è un tipico prodotto da Cruz del Sur, che sembrerebbe aver fatto del (sotto-)genere la sua ragion d'essere. Non siamo purtroppo in presenza di uno degli esempi più fulgidi. Il sound è negli standard abituali, con parti di lentezza pachidermica alternati a momenti leggermente più dinamici ma anch'essi di adeguata pesantezza. Il solismo chitarristico, presente in misura relativamente cospicua rispetto ad opere simili, impreziosisce qua e la le composizioni. Il vero problema è una prestazione vocale non priva di energia ma monotona. La cantante sembra a suo agio in un certo, limitato range, ma decisamente meno le poche volte che se ne spinge al di fuori, causa o effetto della monotonia di cui sopra. Una certa aura gotica che la caratterizza contribuisce anche'essa a questa impressione. Descritta cosi potrebbe sembrare perfetta per il genere, ma di fatto gli sottrae quel po' di vitalità che serve a rendere quelli che potrebbero essere difetti, dei pregi. A parte possiamo menzionare l'introduttiva e strumentale "Funeral For A King", la ballad "Blood Red Eyes", in cui la vocalist ci regala una prova più convincente e la conclusiva "Strait Of Messina" che col suo più dinamico chitarrismo pseudomaideniano rende meno evidenti i difetti menzionati.
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