NONE OF US: Black Foundation
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30/11/2015Dopo aver osservato per anni la loro crescita, dal 2011 a oggi i siculi None Of Us sono spariti nel nulla, al punto che ormai pensavo fossero sciolti e sepolti. A sorpresa, invece, mi ritrovo oggi tra le mani 'Black Foundation', un prodotto talmente sicuro di sé che fatico davvero a pensare che questi cinque musicisti siano stati lontani dalle scene per così tanto tempo. Poco importa, se i risultati sono questi hanno sicuramente recuperato alla grande. Come? Con un alternative rock di scuola statunitense, quella che vede la cura del riffing alla base del suo successo. In questo lavoro i None Of Us hanno curato direi in maniera maniacale ogni aspetto legato al songwriting, spingendoli a osare soluzioni per certi versi inedite nel loro caso e a una apertura spontanea verso il melodic rock. Il risultato finale ha connotati a tratti splendidi, come nel caso di “To Be Brave” o di “Warm Agreement”, brani dove il lato melodico del quintetto viene irrobustito da un riffing tipico del crossover inizi 2000, con gente come Staind e Disturbed a fare da cerimonieri. La produzione dei suoni è senza ombra di dubbio azzeccata, così purtroppo non sembra essere nelle parti cantate, che soprattutto nelle tonalità melodiche risente di una freddezza in fase di mix anomala. Un neo che però non va a intaccare l’ottimo lavoro svolto dai None Of Us, che sembrano essere tornati alla carica più in forma che mai.
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