NOFUCK: EXISTENZMINIMUM
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16/04/2007Primo full length per i romani Nofuck, autori di un thrashcore sporco e urbano, ormai in giro da dieci anni e con una demo all’attivo. “Existenzminimum” è un disco autoprodotto ma il quartetto ha fatto le cose per bene e anche a livello di artwork siamo su un livello più che discreto. Come detto poco sopra, il thrashcore dei Nofuck è tutt’altro che convenzionale o, peggio, ‘modaiolo’. Effettivamente credevo di trovarmi davanti ad una proposta leccata, magari ricca di melodia e strizzatine svedesi (tutta roba per cui vado matto, tra parentesi), ed invece sono stato piacevolmente sorpreso e smentito; i Nofuck si rifanno al thrash anni ’80 e all’hardcore east coast rivistato in chiave metallica, stiamo quindi parlando di influenze che non vanno oltre gli anni ’90 e che riconducono a gente tipo Sick Of It All, Madball, Pantera e in piccola parte Machine Head. Un assalto dunque da piena periferia metropolitana, che ringhia con furia all’ascoltatore e colpisce durante tutti gli otti brani, piuttosto eterogenei e che vanno dalle percosse concise di “In Hail” (forse il brano più riuscito) alla più elaborata title track. Le uniche due pecche evidenti di “Existenzminimum” sono solamente due: una produzione certo migliorabile, ma forse resa eccessivamente grezza per volontà della band, e dei cali di songwriting a volte un po’ marcati. Tolto questo, i Nofuck fanno a puntino il loro dovere, che è quello di martoriarvi i timpani. Moooosh.
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