negura bunget: Virstele Pamintului
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11/03/2010Riecco finalmente i 'Negura Bunget' riemergere dalle fredde e buie foreste della Transilvania. Dopo aver perso per strada Hupogrammos e Sol Faur la scorsa primavera, ma forti di rimpiazzi eccellenti, ecco un nuovo tassello nella formidabile discografia del gruppo dal titolo 'Virstele Pamintului' (tradotto in 'Le età della Terra'). Come siamo stati abituati da una quindicina d'anni ormai, il gruppo rumeno non produce musica fino a che non è sicuro al 100% del valore delle proprie canzoni, meglio attendere qualche mese in più, che sfornare un prodotto approssimativo. Anche in questo caso l'attesa non è stata breve, ma 'Virstele Pamintului' ripaga alla grande. Una scommessa pericolosa, dopo la perdita di due elementi essenziali alsound dei nostri, ma vinta con ampio margine dato che le nove canzoni per circa un'ora di BM freddo, atmosferico ed oscuro, sono composizioni magistrali. Meno diretto ed aggressivo di 'OM' (ma è bene precisare che lo stesso fu meno aggressivo del precedente 'N Crugu Bradului'...), ma più completo in tutte le sue caratteristiche peculiari, 'Virstele Pamintului' è una viaggio filosofico alla scoperta della parte più spirituale ed ermetica della "religione della natura", una sorta di ritorno alle origini nel quale Uomo e Natura dialogano liberamente, senza intermediari ("Dacia Hyperboreana"). La mia paura era che con una nuova line-up all'ultimo momento, le canzoni si fossero snaturate, invece l'ossatura del Negura Bunget sound ne é uscito rafforzato nell'intimo, e questo è un ottimo disco di BM atmosferico con inserzioni folk/dark.
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