NAPALM DEATH: Resentment Is Always Seismic
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25/02/2022Consueto disco di qualità per gli immarcescibili e arrabbiatissimi Napalm Death, qui con un EP contenente outtakes dalle sessioni di ‘..Defeatism’ del 2020. Sarebbero degli scarti? Lo scorso anno, nella mia intervista a Barney Greenway, venne fuori che la band registra sempre un sacco di roba, per cui restano fuori diverse tracce dai dischi pubblicati. Qui si tratta di un mini di 30 minuti, ma stiamo parlando sempre di ottima musica estrema, sin dalla prima violentissima e pesante “Narcissus”, o la successiva “Resentment Always Simmers”, un brano più death industrial noise, se così si può dire: lento e rumoroso, con la voce di Barney a ripetere ossessivamente il refrain su un tappeto di pochi accordi assai distorti. Un brano omaggio ai devastanti Swans, per usare le stesse parole di Barney. Un omaggio che continua, a mio modesto parere, anche in “People Pie”, dove possiamo trovare anche qualche riferimento ai Godflesh. Altra traccia eccellente è “Be Proxy”: con la sua furia bestiale di velocità e di scream e growl alternati sembra un gradito ritorno al fondamentale “From Enslavement To Obliteration”. In definitiva, siamo di fronte all’ennesimo disco di una band dotata di grande personalità e riconoscibile lontano un miglio e tutto questo dopo oltre trent’anni di carriera.
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