MUSEO ROSENBACH: ZARATHUSTRA
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25/01/2013Il Museo Rosenbach ha rappresentato uno dei massimi alfieri dell’avanguardia musicale italiana degli anni ’70, entrando in quella cerchia d’eccellenza (Osanna, BDM, Quella Vecchia Locanda, New Trolls, Balletto di Bronzo, PFM, Le Orme, Area, ecc.) autore di affreschi rock a tinte progressive. Romantici, filosofici, ma soprattutto sinfonici, il Museo Rosenbach si è distinto per aver intrecciato, in tempi non sospetti (il debutto è datato 1973), il sound rock con arrangiamenti sinfonici, il tutto ammantato da cascate di tastiere. Il concept di ‘Zarathustra’ si sviluppa attraverso quattro tracce, terminando la sua corsa con la title track, una lunga suite (di oltre 22 minuti), ricca di movimenti, di intrecci strumentali ed esplosioni elettriche. L'album viene presentato in una veste aggiornata, risuonato completamente live in studio dalla nuova formazione, allargata a sette elementi, che vede coinvolti gli ‘storici’ Galfi, Golzi e Moreno, accompagnati da nuovi musicisti di altissimo livello tecnico. Un plauso alla Aerostella impegnata nel rilancio del rock progressivo italiano, dopo i live della PFM e BDM, non resta che entrare nel Museo Rosenbach ed assaporare questo pezzo di storia.
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