Morton: Come Read The Words Forbidden
data
26/10/2011Debutto discografico per gli ucraini Morton, progetto nato dalla mente di Max Morton. La band ha deciso di votarsi anima e corpo al power, e questa è una scelta quanto mai coraggiosa ed ammirevole se si considera quanto sia inflazionata la scena europea. La prima cosa che colpisce sin dal primo ascolto è l'ottima personalità che caratterizza questo combo che, senza stravolgere i dettami del power, è riuscito a regalarci un album molto movimentato che riesce ad emergere dai soliti clichè grazie alla miscela di riff classici e sfuriate chitarristiche che arrivano a toccare i lidi del thrash, ed addirittura in alcuni episodi quelli del doom. Siamo di fronte ad un lavoro che riesce ad essere diretto, ma al tempo molto ben orchestrato e che riuscirà a soddisfarwe anche i palati più esigenti. Anche se è praticamente impossibile riuscire a selezionare i brani cosiddetti migliori, una citazione a parte è doveroso farla per "We Are The Shades", un fenomenale intermezzo semiacustico che fa letteralmente accapponare la pelle, e per "Grimoire", stupenda ballad in cui la capacità compositiva della band raggiunge il proprio apogeo. I Morton, quindi, dimostrano di avere già una certa maturità stilistica che, se sfruttata ancora meglio, potranno reclamare un posto tra i migliori gruppi della scena.
Commenti