MORS PRINCIPIUM EST: THE UNBORN
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07/07/2005I finlandesi Mors Principium Est mi colpirono particolarmente con il debutto di due anni fa, “Inhumanity”, un platter di death scandinavo piuttosto originale, ricco di personalità e carisma proprio nel periodo soglia antecedente all’invasione di questi prodotti. A distanza di due anni sono ancora qui con questo “The Unborn” che ha tutte le carte in regola per proiettarli nel giro dei gruppi che contano e in particolar modo per stupire. Non si sono certo adagiati sugli allori i sei giovani ragazzi nordici a differenza di tanti altri loro epigoni (Norther?), e basterebbe la devastante opener “Pure” per capirlo. Dopo una veloce ed aggressiva intro thrash, il brano si blocca improvvisamente e sbucano all’unisono del programming e una voce femminile; non nascondo di aver provato grosso stupore visto che sembrava di star ad ascoltare un album degli Evanescence. Il resto del pezzo prosegue ovviamente su lidi più consoni, sempre con la presenza dell’angelica voce in contraltare a Ville, ma non pensiate che i Mors Principium Est inseriscano a casaccio elementi alieni al loro sound per procurare stupore fine a sé stesso. Nel corso del disco si nota come la sperimentazione, il coraggio di andare oltre, sia ben radicato nei cromosomi della band, con ottimi pezzi quali la title-track o “Altered State Of Consciousness” e una media qualitativa in ogni caso alta dall’inizio alla fine. Un notevole passo in avanti dunque; se “Inhumanity” era più che buono, “The Unborn” è davvero ottimo e superiore a tantissime uscite simili attualmente in giro.
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