MORBID ANGEL: ALTARS OF MADNESS
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10/02/2007La fine degli anni 80 e la prima metà degli anni 90 è stato un momento d'oro per il death metal. Infatti non si contano gli album usciti in quel periodo che si sono rivelati, poi, pietre miliari per il genere. E uno di questi è certamente il debut album dei deathster statunitensi Morbid Angel. Fortemente discussi per le loro (presunte) ideologie di estrema destra e per esplicite affermazioni anti-cristiane (Trey Azgathoth si è dichiarato satanista in più di un'occasione), i metallari di Tampa (Florida) hanno, in verità, creato un forte immaginario legato ad antiche leggende e all'occulto attorno alla loro musica, trattando dapprima tematiche pseudo-sataniche, per poi rivolgere il proprio interesse ai 'Grandi Antichi' di Lovecraftiana memoria, alla mitologia Sumera e all'Impero Romano, sempre, però, in chiave anti-cristiana. Ma, mettendo da parte polemiche e pettegolezzi, il sound degli 'angeli morbosi' ha rappresentato un unicuum all'uscita di Altars of Madness. Influenzati dalla scuola thrash bay area e dai Venom e sorretti dal preciso e furioso blast beat di Sandoval e dagli elaboratissimi riff di Azgathoth, i Morbid Angel hanno da sempre saputo creare dei groove e dei fraseggi commisti a una feroce violenza sonora che sono diventati un vero e proprio marchio di fabbrica per gli statunitensi, influenzando generazioni di deathster. Un notevole scossone, dunque, ad una scena death già in notevole fermento. Un ottimo debutto, in sostanza, per una carriera costellata da lavori di notevole qualità, segno di una band che riesce, in ogni pubblicazione, a non mostrare segni di stanchezza.
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