MIDNIGHT: SAKADA
data
21/05/2005Sono spiazzato! Non so cosa scrivere! Una volta c'era un gruppo fenomenale che si chiamava Crimson Glory...il suo canatante mascherato spandeva mistero per il mondo ed allo stesso tempo frustava, con la sua voce, gli animi dei fruitori della musica dello stesso gruppo. La musica era eccelsa, il vero heavy/speed metal, di classe, potente! Poi Midnight, questo il suo nome, decise di scomparire e dopo una fugace apparizione nel 2000, eccolo tornare in questo 2005 con un nuovo progetto solista. Sparita la maschera d'argento, finalmente vediamo in volto il protagonista di quei tre -ciascuno a proprio modo- masterpieces intitolati "Crimson Glory" (1986), "Transcendence" (1988) e "Strange & Beautyful" (1991)...l'attesa è tanta prima che quel sottile raggio laser restituisca il prezioso contenuto di questo dischetto argentato a titolo "Sakada". Quando le prime note cominciano a diffondersi nell'aria, l'attesa comincia a stemperarsi e a diventare curiosità, poi sorpesa, poi dubbio, il naso comincia a fare strani sussulti e a storcersi un pò, comincia a fare i salti mortali carpiati e solo alla fine della nona traccia, il resoconto è tristemente il seguente (scusate la poca professionalità, ma certe volte per capirsi bene è meglio essere espliciti): QUESTO DISCO E' UNA SCHIFEZZA! Dopo quasi quindici anni di anonimato, dopo aver negato il suo contributo vocale a molti artisti importanti, Midnight non poteva far opera peggiore che tornare sulle scene con un 'opera' di tale pessima fattura. In cima a questo articolo ho voluto riportare la dicitura esatta con cui la casa discografica presenta il disco: 'Metal, fuso a rock psichedelico ed elementi drammatici'! Di metal non ce n'è se non pochi timidi accenni in due sole canzoni ("Incubus" e "War"), mentre gli elementi psichedelici e drammatici sono per lo più diluiti nella restante parte dei brani del disco sotto forma di lamenti e lagne al limite della sopportazione. La voce di Midnight, pur sempre (apparentemente) 'tonica' è avvilita da un songwriting inadeguato ed inadatto alla stessa ed alla fama del suo proprietario. A livello stumentale e musicale la proposta è ben presentata (non si può dire nulla alla performance dei vari strumentisti, tra cui, in un brano, anche il suo vecchio collega nei Crimson Glory, Ben Jackson), ma è ovvio che il tutto è riferito al taglio che Midnight ha voluto dare al suo nuovo lavoro. Quindi in ordine sparso abbiamo ambientazioni hawayane, medieval-ossessive, country, blues, psycho-rock e una chiusura a-la Bob Dylan!!! In definitiva: un disco che non ci si sarebbe mai aspettati da un Midnight in vena di riciclarsi musicalemente...peccato che chi lascia la strada vecchia per quella nuova, certe volte trova un burrone!
Commenti