MADDER MORTEM: DESIDERATA
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05/06/2006"Desiderata" segna il ritorno dopo un lungo silenzio dei norvegesi Madder Mortem, a molti questo nome potrebbe suonare nuovo, ma in realtà il combo norvegese è tra i prime-movers della scena avantgarde norvegese: il loro debutto ("Mercury") risale al 1999 ed uscì nientemeno che per la Misanthropy Records ossia la label di Arcturus, Ved Buens Ende, Fleurety, insomma la crema dell'avatngarde norse. Dopo la sfortunata esperienza con la Century Media (ed un disco molto valido come "Deadlands" passato onosservato nonostante un tour di supporto agli Opeth) i Madder Mortem si appoggiano alla storica Peaceville Records per far uscire il nuovo "Desiderata". Il primo aspetto da segnalare è lo sconvolgimento della line up: via Christian Ruud (Guitar), Boye Nyberg (Bass), Sigurd Nielsen (Drums) sostituiti rispettivamente dagli esordienti Odd Eivind Ebbesen, Tormod Langøien Moseng e Mads Solås e timone creativo in mano al chitarrista BP Kirkevaag e alla sorella Agnete M. Kirkevaag (vocals). Tutti questi cambiamenti hanno giovato alla creazione di "Desiderata" che si candida ad essere uno delle migliori uscite avantgarde norse dell'annata, degna di rivaleggiare con "Ruun" degli Enslaved. Il nuovo sound dei Madder Mortem appare più vario e meno monolitico rispetto al passato e soprattutto con un vertiginoso aumento dellato sperimentale, che a più riprese fa apparire il gruppo come una nuova versione degli scomparsi Atrox. Si passa dalla straniante "Cold Stone" (caratterizzata da una prima metà vicinissima ai The Third And The Mortal e da una seconda metà dal taglio quasi industrial-operistico) al dark-metal-jungle di "Hypnos" che sarebbe piaciuto ai Sisters Of Mercy, arrivando a gioiellini gothic ma d'ispirazione voivodiana come "My name Is Silence" ed "Evasions", ma ogni brano di "Desiderata" contiene mille scegge musicali impazzite al suo interno (non mancano nemmeno influenze nu metal esibite con discrezione qui e là) che se da un lato rendono spesso difficoltoso l'ascolto dall'altro donano al disco una profondità unica. Ottima la prestazione di tutta la band, con la brava Agnete sugli scudi con la sua voce molto vicina a quella della mitica Ann-Mari Edvardsen: e proprio i The Third And The Mortal sembrano essere il punto di riferimento dei Madder Mortem anche se il combo norvegese ne da una rilettura completamente sconvolta e personalissima. Insomma,e siete tra gli estimatori della scena avantgarde norse, correte a comprare questo nuovo cd dei Madder Mortem, difficilmente quest'anno verrà fatto di meglio in Norvegia.
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