LYSITHEA: Star-Crossed
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20/07/2019Interessante duo questo dei Lysithea, progetto che vede la luce come one man band nel 2010 con il solo Lamb, ma che aggiunge una pedina importante con Mike Wilson. Il sound è un melodic doom metal a tratti rarefatto, dal precipuo gusto armonico, impreziosito da dilatati solo strumentali che avvolgono l’ascoltatore, trasportandolo in uno spazio indefinito. La nuda terra sulla quale appoggiamo saldamente i piedi è base da cui alzarsi in volo verso un universo che i Lysithea rappresentano con emotività. Dalla solidità del doom spicchiamo il volo verso un cielo costellato di speranze, una profondità che le melodie intessute mitigano. Non ci sentiamo così persi, bensì sospinti verso l’alto, consapevolmente, mai per un secondo in balia di angosce o timori. 'Star-Crossed' segue le vie di Katatonia ed October Tide, un percorso conosciuto, ma non per questo meno intenso. Rappresentazione coinvolgente di un filone da sempre apprezzato da pochi, ma che sa regalare emozioni. Gli sviluppi dilatati sono accompagnati da armonie che ne placano la monolitica essenza, un album che non stravolge la scena, ma ne è degno rappresentante. L’uso delle chitarre e l’effetto eufonico che ne consegue sono la punta di diamante di una realtà che mostra di sé competenza e soprattutto sensibilità artistica. L’effetto dicotomico tra voce sofferta e pace strumentale è il punto che esalta il disco. Non mancano sparuti spunti di progressive black e di gotico fascino, ma restano gesti in un contesto comunque doom. Ora ci vuole quell’ingrediente in più per far fare loro il salto di qualità; noi pensiamo possa arrivare.
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