LORDI: Killection

E' giunto il momento per Mister Lordi di rispolverare la sua creatura mostruosa in vista del decimo appuntamento discografico. Dopo una serie di album non proprio entusiasmanti il vocalist finlandese (anche costumista e designer), richiama dagli inferi i suoi quattro compari per dar vita ad un lavoro che richiamasse qualcosa concettualmente legato agli anni '70. In realtà solo "Blow My Fuse" sposa in pieno tale teoria perchè 'Killection' musicalmente è strettamente connesso con la decade successiva ed i richiami a Kiss, Twisted Sister, Alice Cooper sono effettivamente molto forti nello stile, magari non nel look. Tra hard rock, shock rock, hair metal la combriccola riesce ancora ad intrattenere l'ascoltatore con la consueta abilità abbinando riff easy listening ad atmosfere macabre create dalla voce cavernosa di Mr. Lordi a cui si affianca l'operato della tastierista Hella. "Horror For Hire", "I Dug a Hole in the Yard for You" (dalla quale è stato ricavato lo spassoso video) sono le due tracce in cui si evidenzia più che mai il trademark Lordi, ma a dispetto delle precedenti pubblicazioni c'è da apprezzare la voglia di muoversi su sentieri anche un po' differenti. "Like A Bee To The Honey" scritta in collaborazione con Paul Stanley e Jean Beauvoir è decisamente aoereggiante e ricorda molto l'operato di quest'ultimo, "Zombimbo" ricorda molto il periodo dei Kiss di fine seventies (una sorta di remake di 'I Was Made For Loving You') mentre con "Shake The Baby Silent" si esce dal seminato ma senza creare danni in una sorta di industrial metal unito alla euro disco che andava in voga nei '90. Senza gridare al capolavoro (ma quando mai hanno realizzato capolavori?) i ragazzi nel pieno rispetto della propria linea filosofica sono ancora in grado di proseguire il discorso iniziato dall'esordio discografico datato 2002 ed oggi sembrano aver recuperato quell'ispirazione che si era affievolita nel recente passato.