SCHATTENMANN: Epidemie
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15/07/2019Presentati come il futuro della "Neue Deutsche Härte" (nuova durezza tedesca), il termine coniato dalla stampa all´uscita del primo album dei Rammstein 'Herzeleid', siamo di fronte ad un inganno clamoroso. In primis perche i nostri non hanno nulla di sostanziale da spartire con i Rammstein (di non sostanziale spartiscono la lingua e alcuni caratteri marginali ed esteriori della proposta musicale), ed in secundis perche non vi è traccia di durezza alcuna. Questo album trasuda emo da ogni nota e da ogni parola. Ma andiamo con ordine. L´imbroglio (favorito anche dalla suggestione creata da alcuni elementi: il monotono e sempre uguale riff di chitarra che potrebbe far pensare ai Rammstein e la presenza alla voce dell´ex Stahlmann Frank Herzig), regge per un brano, "Schattenland" che, pur essendo mediocre, sulla distanza dei tre minuti e mezzo ha un che di trascinante, e ci mancherebbe che per un paio di minuti la band non riesca a stuzzicare l´attenzione dell´ascoltatore. Ma i tragici difetti di questo lavoro non tardano a palesarsi: "F.U.C.K.Y.O.U." inaugura una serie di testi adolescenziali che vertono intorno alle problematiche di questa età, nella migliore tradizione emo. Il cantante impersona di volta in volta l´adolescente stesso, o una possibile guida per il medesimo, che lo sprona ad uscire dalla sua triste condizione. Impossibile ed inutile passare in rassegna i testi uno per uno. Citeremo, perchè si distinguono in negativo anche in questo contesto, "Ruf der Engel" (il richiamo dell´angelo), deprimente storia di un angelo (l´adolescente incompreso?) a cui qualcuno (i genitori? la società?) ha tagliato le ali e che ora si trova (credo) sul punto di suicidarsi (allarme emo rosso) e "Schwarz = Religion" che deve essere uno scherzo, ma che vale la pena citare testualmente per la sua straordinaria, disarmante banalità: "il nero non è una moda, il nero non è neanche un colore, il nero è la nostra vita, il nero è ciò per cui moriamo, noi non saremo mai come voi, noi siamo l´opposizione, non ci serve alcun dio perche il nero è la nostra religione". Quando sulle note di questo emo core con l´accento su emo, infarcito qua e là di qualche effettino teso ad avvalorare la tesi che ci sia qualcosa in comune fra questi giovanotti e gli inventori della Neue Deutsche Härte, mi capita di leggere nella presentazione che gli Schattenmann getterebbero un ponte fra la suddetta NDH ed il metal, sento che ne ho abbastanza. Chiunque abbia già compiuto quattordici anni dovrebbe stare alla larga da questa "cosa".
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