LIV KRISTINE: Have Courage Dear Heart
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20/03/2021Dopo molto tempo torna a farsi sentire una delle voci europee maggiormente apprezzate del dark-gothic internazionale: la norvegese Liv Kristine. Lontana dai fasti prima dei Theatre of Tragedy, e più recentemente dei Leaves’ Eyes, la cantante di Stavanger già durante quelle esperienze ha avuto modo di cimentarsi in progetti solisti, mischiando le sue radici gothic con del pop-rock prettamente radiofonico, con sufficienti risultati. Archiviate le esperienze nelle band, Liv si è dedicata in via primaria a ritrovare un equilibrio interiore, a contatto con la natura norvegese, a seguito anche delle difficili vicissitudini personali seguite all’abbandono dei Leaves’ Eyes. Forma fisica e spirituale, che si ripercuote anche nel suo lato artistico e musicale, continuando a mantenere allenata la sua voce, in vista di nuovi progetti. Progetti come questo nuovo EP dal titolo ‘Have Courage Dear Heart’, pubblicato dall’etichetta Allegro Talent Media, che segue a distanza di ben sette anni l’ultimo buon album solista ‘Vervain’, e che si compone di quattro brani inediti (più la versione solo pianoforte di “Skylight”), e di una manciata di brani estratti dal concerto tenuto a Nagold, in Germania, nel 2019. I brani inediti, che sono “Skylight”, “Gravity”, “Serenity” e la title-track, si configurano tutti attorno ad un’unica matrice pop-rock molto orecchiabile, dove primeggiano sia una ritmica accattivante e di facile presa, sia una performance vocale che, col passare degli anni, rimane ancora di alto livello espressivo, più che emotivo. Forse è proprio l’obiettivo che si è posta la stessa musicista il voler tentare di appropriare una fetta di pubblico che sia lontana dagli stilemi metal a cui lei era inserita nel recente passato, e che è più dedita ad approcciare offerte musicali più raggiungibili per le loro orecchie. Fatto sta che ritroviamo una Liv Kristine in forma più che buona; il suo costante ottimismo e il godere ogni attimo della vita come un dono della natura ha sicuramente giovato a trovare un’ispirazione che possa essere positiva per il suo percorso musicale. Il titolo dell’EP e la sua title-track sintetizzano bene questo aspetto. Certo, se qualcuno pensa di trovare la Liv Kristine non solo di ‘Aégis’, ma anche solo di ‘Assembly’, si sbaglia di grosso. Ma non è detto che possa trovare degli spunti di interesse, anche solo per ammirare un’artista sempre fedele al suo credo. Le tracce live contengono sia alcuni dei brani inediti inseriti nell’EP, che versioni care al suo background artistico. Su tutte, una versione sempre carica di pathos emotivo come quella di “Siren” (tratta proprio da quel capolavoro di ‘Aégis’ dei Theatre of Tragedy, A.D. 1998), ed un toccante versione dell’”Ave Maria” di Schubert, che ci mostra una Liv Kristine vocalmente ineccepibile sulle note liriche. Fa piacere, quindi, sapere che artisti come Liv Kristine possano ancora dire qualcosa in ambito musicale, oltretutto con una qualità artistica che rimane sempre alta.
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