LIGEIA: GLORIA
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15/07/2004Ci mancava solo questo. Come se il mercato del power metal tedesco non fosse già infestato da prodotti mediocri, mal suonati e privi di senso, oltre che di valore artistico. Evidentemente al peggio non c'è mai fine... soprattutto se consideriamo che la casa di distribuzione di questo "Gloria" definisce il cd in termini entusiastici come "capolavoro", "assolutamente vario", "un lavoro che sfonderà sul mercato", "un MUST per chi ama l'Heavy Metal". Ci fosse anche solo una verità in queste affermazioni... no, credetemi, siamo di fronte ad un prodotto davvero trascurabile, noioso, che oltretutto mostra evidenti lacune tecniche da parte dei componenti della band, a partire dalla monotona singer Dani Unglert. Se il tentativo era quello di assomigliare a figure femminili ben più note, come Doro, e di ispirarsi a band come i Warlock, i Ligeia hanno fatto un clamoroso buco nell'acqua. Non basta avere una formosa tedesca come vocalist per dar vita a un lavoro anche solo decente... Come avrete notato, non ho ancora parlato delle canzoni nei particolari, e ora vi spiego il perchè: sono TUTTE uguali. Ovvero un tentativo (peraltro non riuscito) di mescolare Manowar e Helloween, Judas Priest e Doro. Dieci brani in bilico tra queste sonorità, senza mai un guizzo, mai un qualcosa che dia senso a un lavoro di questo genere. Nemmeno la conclusiva "Silence", unica ballad del lotto, riesce a risollevare le sorti di un album che si pone ben al di sotto della sufficienza. E dispiace dirlo, ma non si intravedono nemmeno grandi margini di miglioramento; non siamo di fronte ad una band acerba che deve curare meglio i particolari. Abbiamo un gruppo che scrive brutte canzoni e le suona in maniera mediocre.
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