LAST AUTUMN'S DREAM: Yes
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20/01/2011Otto album in sette anni, il secondo nell'arco di dieci mesi! Mikael Erlansson é uno degli artisti più prolifici nel rock melodico odierno, oltre a questa band si occupa pure dei Salute (che sono comunque sulla falsa riga dei LAD come stile) e della sua carriera solista. Il problema é che non si fa a tempo ad assimilare un album e ci si ritrova già fra le mani quello nuovo, il fatto è che però, con tutto il rispetto, non stiamo parlando di Desmond Child, Diane Warren o Glenn Ballard, ma di un'artista che alla lunga fa assomigliare una canzone all'altra: in sette anni il genere è immutato, è impercettibile capire qual è un suo disco datato, oppure appena uscito, e questo non è un bene. Ovvio che ci sono grandi brani, il mid tempo “Another Night“ è meraviglioso, come il regalo che Jeff Parise Moon Calhoun hanno voluto fare alla band con “Kissin' Goodbye My Tears", bellissimo brano che corre che è un piacere, grande inciso, tanto tanto fine anni '80! Ecco, questi due brani sono in assoluto i migliori del lotto, citazione meritano anche “Michelle Don't Live Here No More“ e l'opener “I've Fallen Into You“. Qualcosa di più originale si trova nel brano di chiusura “Alive“ dove il plettrone di Nalle Phalsson ed il suo basso la fanno da padrone in una strana quanto dolce ballad. In pratica sono stati citati cinque brani su tredici, ecco: se la band si limitasse ad un disco ogni due anni e pescasse tre/quattro brani per lavoro, avremmo di sicuro un prodotto da urlo, così ci si innervosisce a contare i filler e fare la gara a quale disco ne contiene di più.
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