L.A. GUNS: Renegades
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18/11/2020C’erano una volta...le pistole più fumanti di Los Angeles. Ma questo dannato 2020 non smette di riservarci sgradite sorprese, tra cui l’ulteriore versione degli LA. Guns. Lo storico nome è passato tra le mani, o meglio tra le bacchette di Steve Riley, rilevato direttamente da Phil Lewis che, a sua volta, richiama a sé il vecchio compagno di ritmica, il bassista Kelly Nickels. Per chiudere il cerchio, Scott Griffin alle chitarre (sgonfie…) e Kurt Frohlich dietro al microfono a far rimpiangere lo stile vocale vizioso di Lewis. Troppe cose non tornano su ‘Renegades’, songwriting insufficiente, una band che suona senza mordente, ma su tutto la voce fin troppo melodica di Frohlich che mal si adatta allo sleaze metal che dovrebbero rappresentare gli L.A. Guns. ‘The Devil You Know’ dello scorso anno ci era piaciuto, mentre ‘Rengades’ scorre mal volentieri nel lettore. E per cortesia basta ripresentare per l’ennesima volta la medesima copertina di quello storico debutto (anno domini 1988) che scosse il Sunset Strip.
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