GARAGEVENTINOVE: Il Male Banale
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31/01/2019Per i GarageVentiNove è il momento di fare un passo deciso verso la maturità artistica con questo nuovo 'Il Male Banale'. C'è una maggiore compostezza ed i ritmi sono meno frenetici rispetto agli esordi con il maxi single 'Amnesia'; l'altra grande novità è quella di una nuova voce che si va ad aggiungere al solito Brian K. (sempre abile a restare in esatto equilibrio tra Nick Cave e Giovanni Lindo Ferretti), ovvero quella di Patty S., che con la sua delicatezza va ad inserirsi perfettamente nel sound della band lombarda. I riferimenti sonori, adeguatamente delineati dalla sempre ispirata chitarra di Ermanno Monterisi, si muovono in un limbo tra post rock e post punk, andando a comporre un quadro che ha tanto degli esponenti più classici del genere; nonostante questo, c'è una consapevolezza davvero convincente di fondo che riesce a rendere il sound della band lombarda moderno al punto giusto. Con questa nuova maturità acquisita, alla furia degli esordi si è aggiunta una compostezza che va a pescare a piene mani dalla canzone d'autore meno scontata e più riflessiva ("Guarda Un Pò Più In Là", "Down The River", "Labirinti Silenti"), per quanto la band non disdegni ancora incursioni in territori più frastagliati e taglienti (i Sonic Youth di "Hannah A.", "Clessidra"). L'unica concessione ad una gentilezza vicina ad una curiosa radiofonicità è "Ocean", non a caso affidata alla voce più delicata e luminosa di Patty S. Un buon album questo "Il Male Banale", che segna un passo avanti nella crescita della band lombarda ed apre scenari molto interessanti per quello che verrà in futuro.
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