KAIPA: SATTYG
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03/01/2014Tra le poche prog rock band a sfruttare il doppio singer maschio/femmina tanto in voga in altri generi, il monicker Kaipa vanta molte decadi di carriera sul gruppone grazie essenzialmente al leader storico Hans Lundin, unico superstite oggi della formazione originale. Band che ha dato i natali anche a Roine Stolte (The Flower Kings, Transatlantic), con il quale Lundin ha riunito di nuovo la band nel 2000 dopo il precedente split, i Kaipa compiono un ulteriore passo in avanti con 'Sattyg', album davvero grandioso grazie ad un raffinato talento compositivo, e grazie alla vena creativa di super musicisti che sanno abbinare tecnica e gusto in maniera invidiabile. In tal senso è straordinaio l'apporto di Per Nillson, poliedrico chitarrista in grado di sbalordire ad ogni passaggio, fraseggio o assolo che sia, e motore principale di ogni sorta di sperimentazione che sta alla base della musica odierna del gruppo svedese. Contribuiscono alla riuscita dell'album anche Patrick Lundstrom, prototipo vocalist progressive che ricorda spesso Jon Anderson, pur senza mai "clonare". Qui si parla di prog, e sia allora con il rincorrersi degli strumenti tra i vari generi passando dal folk alla fusion in ben settanta minuti di musica che permettono ai Kaipa di stratificare i brani, di rimodellarli e di riportarli all'origine con mutuazione perenne tra le parti in gioco. I suoni risultano attuali, immediati, freschi, e fanno in modo che 'Sattyg' non risenta affatto delle intuizioni del passato. I Kaipa osano, ed alla fine figurano tra le rare band che sanno ancora guardare al futuro, nonostante abbiano probabilmente più tempo "artistico" alle spalle che davanti.
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