IOTUNN: Access All Worlds
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15/03/2021Gli Iotunn, band danese fondata dai chitarristi (e fratelli) Jesper e Jens Nicolai insieme al batterista Bjorn Wind Andersen, avevano esordito con un ep nel 2016, intitolato 'The Wizard Falls'. Dopo la pubblicazione del disco, i tre impiegano un certo periodo per stabilizzare la line-up, con l'inserimento del cantante Jon Aldarà e del bassista Eskil Rask, nonchè per definire meglio il proprio sound. Il loro primo full-length, da titolo 'Access All Worlds', unisce la loro passione per lo space rock, trasposto però in un solido impianto metal, mantenendone comunque le tematiche e le ambientazioni. L'album tratta così di un viaggio cosmico, affrontato dal punto di vista di questi navigatori dello spazio. Il loro stile è alquanto vario e particolare, perchè si fonda su un death melodico, che spesso però assume connotati gothic e persino doom, specie quando accoglie toni decadenti e un mood fortemente malinconico. Inoltre, la maggior parte dei brani presenta durate alquanto lunghe (ben tre tracce su sette superano i dieci minuti e altre tre superano i sei minuti), talvolta con una certa variazione tematica e qualche ritmica complessa, tipica del progressive. Molto versatile anche la performance del cantante Jon Aldarà, che di solito canta in growl, ma che spesso alterna una voce in chiaro dalle venature molto gothic, con passaggi dove invece canta su tonalità altissime, che fanno pensare addirittura allo stile di cantanti tipicamente power metal. Nel complesso, peraltro, nonostante tutte queste disparate influenze, il loro stile suona alquanto omogeneo, a riprova di come il gruppo danese sia riuscito a definire un sound che riesce a far convivere tutti questi diversi elementi. Insomma, gli Iotunn non suonano affatto scontati e perdipiù presentano un songwriting davvero solido e maturo, nonostante questo sia di fatto il loro primo album. Ogni singolo brano rappresenta un autentico viaggio in questo immaginario peregrinare cosmico, che si rivela parecchio affascinante e denso di emozioni. Davvero un gran bell'album di debutto dunque per questa band che si presenta già parecchio promettente e interessante.
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