ILIUM: Genetic Memory
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24/08/2011Strana band questi Ilium. I 3/4 sono di stanza in Australia, mentre alla voce troviamo il favoloso Mike Di Meo, noto per il suo trascorsi nei Riot, Lizard e Masterplan. Il combo è attivo discograficamente dal 2003, e questo 'Genetic Memory' è il quinto disco prodotto dal quartetto, il secondo edito anche in Europa (in pratica da quando Di Meo è in pianta stabile nella band). Quel che la band offre è un corposo heavy metal d'annata con pesanti richiami a band quali Judas Priest, Grave Digger, Maiden ed i primi Raven. L'occhio cinico e fetente cade subito sulla produzione che è lacunosa per quel che concerne le parti di chitarra che prendono forma come una fastidiosa zanzara estiva, mentre il resto è eccellente, anche le parti di tastiere non offendono, ma si permeano egregiamente all'interno del lavoro. La prova di Di Meo è buona, forse troppo sbraitata e portata all'eccesso perchè il power proposto è eccellente come costruzione e armoniosità, ma le linee vocali purtoppo non sono alla stessa altezza. In pratica, quanto offerto musicalmente parlando non si sposa alla perfezione con le melodie. "Genetic Memory" è l'episiodio più riuscito dell'intero lavoro, ottimi cambi di tempo e assoli splendidamente intrecciati, mentre "Littoria" è mistica ed epica. Tutto sommato un buon lavoro, ottimamente suonato che scorre piacevole senza troppi fronzoli. Magari dovrebbero limitare le uscite in modo da concentrare i brani migliori in un solo disco, e non diluirli nei cinque dischi prodotti in otto anni. E magari Di Meo dovrebbe cantare come sa.
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