HUMAN FORTRESS: Raided Land
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04/11/2013Gli Human Fortress sono una band che certamente non passerà alla storia come una delle più prolifiche. Ne è la riprova che dal 1997, anno della loro costituzione, ad oggi hanno pubblicato la misera cifra di quattro release, con due lunghi periodi di letargo, il primo dal 2003 al 2008, anno in cui uscì il controverso 'Eternal Empire', per poi far nuovamente perdere le loro tracce per un altro lustro e riaffacciarsi oggi con la pubblicazione del cd in esame. Una line-up sconquassata dai continui cambiamenti, e in questa circostanza sono addirittura tre gli avvicendamenti il più importante dei quali riguarda il ruolo di front-man con l'ingresso del brasiliano Gus Monsanto (che precisiamo subito, ci offre una performance di notevole intensità), in luogo del dimissionario Carsten Frank. Se nel disco precedente era fin troppo irrobustita la struttura heavy con sconfinamenti addirittura in aree quasi nu-metal che avevano lo stile di questa band - determinando più di un malumore tra i fan della prima ora - in questa review si ha la percezione che i nostri siano tornati in possesso delle componenti epiche e melodiche che sembravano in qualche maniera aver smarrito: la title-track in apertura da questo punto di vista pone al riparo da sbandate moderniste, così ammaliati da quello struggente incipit di clavicembalo, per poi proseguire arrembante con tonalità piuttosto enfatiche, aggraziata da un refrain catchy come ben sapevano fare i Kamelot vecchia maniera, replicata alla grande da "Wasted Years, impreziosita da un finissimo supporto di tastiere. Il resto del disco scivola via più o meno su questa falsariga con un lavoro fornito dalle chitarre a tratti sopraffino, alternando sferzate di energia e frangenti più atmosferici dal gusto medieval-folk; l'elemento su cui ci riserviamo di muovere appunti potrebbe riguardare l'eccessivo numero dei brani, ben tredici, con quei due/tre riempitivi ("Dark Knight" si rivela davvero anonima e inoffensiva), che comunque non pregiudicano più di tanto l'esito finale, sicuramente di pregevole fattura.
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