HORTUS ANIMAE: Funeral Nation MMXII
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17/04/2012Retrospettiva? Autocelebrazione? Ce n'era bisogno? Oppure è solo un semplice modo per avvertire fan e non che stanno per tornare? L'unica risposta plausibile, magari, è che non bisogna mai porsi troppe domande, anche perchè questo doppio cd è disponibile per una cifra più che accessibile. Martyr è già tornato alla grande in carreggiata col suo album da solista intitolato 'Farewell to Graveland', ora è la volta di rispolverare, dopo il box-set celebrativo dei 10 anni, la sua vecchia band in questo modo. Due cd, tutti i full disponibili, suoni rimasterizzati, nuovo artwork e note a margine. Il sound degli Hortus Animae è qualcosa che fa sempre piacere riascoltare visto che negli anni sono riusciti a definire un sound ben preciso. Il black furioso di alcuni brani si lasciava andare senza problemi alle sfuriate debitrici ai Dark Tranquillity, come in "The Mud And The Blood", o al gothic più atmosferico. Senza mai dimenticare le proprie radici dando alle cover proposte il loro tocco pesante di personalità. Queen, Mayhem, Mike Oldfield. Il lato raffinato e brutale della band (tra l'altro ci sovviene tra le tante l'anthem "Enter" che ai tempi ci colpì molto). Più che una band, un collettivo. Un continuo susseguirsi di artisti che negli anni hanno poi preferito scegliere vie diverse. Chi tra musica classica, chi tra la sperimentazione, altri ancora in terreni totalmente esterni al metal. E' proprio questa visione a 360° della musica che ha forgiato l'Hortus Animae sound e l'ha reso gradevole all'orecchio, nonchè elegante.
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