BESATT: Tempus Apocalypsis
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01/08/2012C’è sempre un istante di paura mista a speranza prima di premere il tasto play del lettore cd quando ci accingiamo ad ascoltare un nuovo lavoro in ambito black metal. La paura di rimanere delusi e annoiati dal solito disco già ascoltato mille volte, o la speranza di venire rapiti dalla furia della blasfema arte nera. Quale sarà il nostro destino? Fortunatamente il buon Beldaroh, fondatore e mente dei polacchi Besatt, conosce lo spirito del black che nutre dal lontano 1991 e ci regala questo gioiellino intitolato 'Tempus Apocalypsis'. L'album musicalmente parlando prosegue un cambiamento iniziato con il precedente 'Demonicon' del 2009. Con quel lavoro la band aprì le porte a sonorità thrasheggianti tipiche degli anni ottanta, allontanandosi un po' da uno stile ancora legato ai primi Behemoth e soprattutto alla scuola finlandese. Ed in questa nuova fatica, complici anche gli innesti dei nuovi Devastate e Deadlight, rispettivamente alla batteria ed alla chitarra, il cerchio si chiude perfettamente. Sezione ritmica articolata e veloce, riffing spettacolare ricco di sinistre armonie e accelerazioni devastanti, il tutto unito insieme da un songwriting notevole ed una produzione impeccabile. Le song sono tutte molto coinvolgenti e dannatamente ben suonate. Dall'opener "Seals Of Hate" passando per la meravigliosa "War Gathering", fino alla conclusiva "The Final Battle", brano molto devoto alla monumentale "Blashyrkh Mighty Ravendark" degli Immortal: si capisce che i Besatt non hanno lasciato nulla al caso dal primo all'ultimo minuto.
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