POWERS COURT: THE RED MIST OF ENDENMORE
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02/04/2008Terza release per i Powers Court, band heavy metal made in USA pronta al definitivo salto di qualità: basato su un racconto della cantante stessa, 'The Red Mist Of Endenmore' presenta diverse influenze, dal prog al trash, fino al dark e all’epic metal, tutte diverse fra loro ma che insieme creano uno stile particolare. Peccato che il risultato finale non sia quello sperato e il motivo è presto spiegato: perché è la leader del gruppo, Danie Powers ha una posizione di primo piano, ma ciò va in qualche modo a “svantaggio” della band, nel senso che la sua voce difficilmente si fa apprezzare, non entusiasma molto, anzi, se durante i primi ascolti può lasciare sbigottiti gli ascoltatori, anche nei successivi l’impressione rimane più o meno la stessa, fatica a rimanere impressa in senso positivo. E dispiace, perché parlando delle musiche in generale, la sensazione è tutt’altro che negativa: riff di chitarra potenti e decisi, dove una a una si delineano le influenze sopra citate senza la minima sbavatura, parti ritmiche accattivanti, insomma, si vede il lato migliore della band: quello che ci dice che le carte in tavola per un buon successo ci sono tutte. E pezzi come "The Prophecy", "Power Tapestry", "Kingdom Falls", "The Tarot Reader", "Vain Regrets" e la bonus track "Cold Day In Hell" che sono molto validi musicalmente, dal punto di vista vocale non lo sono abbastanza e perdono d’incisività, ci vogliono molti ascolti per rendersene conto. Peccato davvero.
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