HESS: JUST ANOTHER DAY
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10/08/2003Dopo aver esordito per la Frontiers Records con il grandissimo "Weight Of The World" in qualità di vocalist dei celeberrimi Harem Scarem, il singer Herry Hess torna alla carica con il suo primo lavoro solista, fuori sempre per la già citata label italiana, che per l'ennesima volta gioca sul sicuro puntando sulle grandi qualità artistiche e compositive di un musicista oramai affermato. "In Just Another Day" Hess si appropria della parte più melodica degli Harem Scarem, rielaborandola con l'ausilio di arrangiamenti che sfociano in molti casi nel terreno del pop da ballata, ottenendo un risultato sicuramente di buon livello che saprà certamente accaparrarsi i consensi sia dei fans della band madre, sia di un pubblico più maturo alla ricerca di sonorità meno hard e improntate maggiormente alla melodia. Non nascondo di essere stato tra i primi ad avere qualche dubbio sulla qualità di questa uscita, dubbio comunque spazzato via già al primo ascolto, in particolare per l'estrema capacità di coinvolgimento di ogni singola traccia del cd, nel quale la mancanza delle chitarre tipiche dello Scarem-sound non va ad intaccare il grado qualitativo del disco, mostrando al contrario l'evoluzione della componente melodica che da sempre accompagna le creature del combo canadese. "Look Right Through Me" è un pezzo nel quale riecheggia il rock tipico del Bryan Adams più ispirato, seguito a ruota dalla prima ballad del cd, "Wasted Away", una slow convicente che conferma il buon livello iniziale delle composizioni. "Everybody" riprende il discorso iniziato dalla traccia di apertura, mentre la successiva title-track rallenta nuovamente gli animi del cd grazie ad una sentimentale ballad davvero ben interpretata dal bravo Hess. "Two Ways" e "The Deep End" giocano sul terreno delle aperture acustiche, allargando lo sfondo musicale introdotto dalle precedenti tracce, mentre in "Undone" e "Why" echi di deboli distorsioni preparano la strada a chorus di grande impatto, dominati naturalmente dalle parti vocali del singer d'oltreoceano. Per concludere, "Miles Away" ripercorre gli intermezzi acustici già citati in precedenza, mentre "Sentimental Blvd" è il degno sipario di un ottimo cd, nella quale le chitarre finalmente in prima linea vengono accompagnate da un piano "saltellante" in puro stile BonJoviano (ricordiamo che la song è una riedizione di quella presente all'interno del classico degli Harem Scarem "Mood Swings", qui rivisitata con la voce di Hess). Diffidate dalla diffidenza (un po' brutta come frase, ma nessun'altra rende l'idea come questa!), non fatevi prendere dalla paura di trovarvi fra le mani un lavoro scialbo e senza spina dorsale; Hess infatti non ha di certo lasciato da parte la propria anima rock, camuffandola al contrario grazie a vesti maggiormente melodiche e pop-oriented, il tutto per regalarci una quarantina di minuti di puro e incontaminato rock melodico.
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