HAMMERFALL: CRIMSON THUNDER
data
15/05/2003Gli Hammerfall dopo il non del tutto riuscito, a mio parere, "Renegade" ritornano fra noi con questo "Crimson Thunder", disco che mi ha piacevolmente colpito per svariati motivi. Per primo gli Hammerfall hanno limitato le canzoni in "doppia cassa continua" per affiancarle a songs mid-tempo decisamente ben concepite: certo si nota nello sviluppo delle canzoni la ricerca costante del ritornello cantabile; però c'è altresì da notare che i ritornelli non sono poi così scontati come nelle recenti produzioni che portano il marchio di fabbrica del combo guidato da Joacim Cans. Da far notare la presenza, a circa metà album, della strumentale "Lore Of The Arcane": questa traccia sembra voler fare da spartiacque fra le due parti dell'album. Infatti la seguente "Trailblazers", potente ed energica, sembra voler ricominciare il discorso musicale intrapreso con l'opener "Riders Of The Storm" e con "On The Edge Of Honour", canzoni queste che in sede live faranno cantare tutti a squarciagola! Discorso a parte va fatto per la ballad "Dreams Come True" che risulta purtroppo la solita ballata in stile Hammerfall: scontata, piatta e devo dire, in questa circostanza, anche cantata senza il sentimento necessario per rendere la canzone più di un semplice riempitivo; in questo campo Oscar Dronjac e compagni dovrebbero imparare da altri gruppi a scrivere ballate degne di questo nome. Le successive "The Unforgiving Blade", "In Memoriam" e "Hero's Return" ci riportano invece su territori in cui gli Hammerfall sanno veramente il fatto loro: in particolare "In Memoriam" mi ha fortemente colpito perché non avevo mai visto gli Hammerfall alle prese con una canzone strumentale così lunga e ben realizzata. Questa canzone prepara il terreno per "Hero's Return", traccia dal forte retrogusto medioevale ed epico che non potrà che far contenti gli amanti del metal più puro, con cori maestosi e doppia cassa a dare quell'effetto "cavalieri all'inseguimento del nemico" che tanto ricorda i film d'azione a sfondo medioevale. Chiude il disco la cover di "Rising Force" di un certo Sig. Yngwie Malmsteen, lo conoscete per caso???? Scherzi a parte la canzone è eseguita in modo egregio e dimostra ancora una volta la bravura tecnica di questo gruppo, a mio parere molte volte sottovalutato o ingiustamente denigrato.
Commenti