GRAVITSAPA: Demo-2

Da qualche tempo a questa parte curo un piccolo blog su Facebook in cui parlo di musica attraverso pensieri su determinate uscite discografiche, e racconti di serate live sparse in giro per l’hinterland lombardo e non solo. Creando attorno a questo blog un piccolo, ma competente seguito ed apprezzamento. Al punto che una band proveniente dall’Ucraina chiamata Gravitsapa mi scrive una mail chiedendomi un parere sul loro lavoro autoprodotto, ‘Demo-2’. Io nella musica, come nella vita, sono un tipo particolarmente curioso, e quindi non potevo non accontentare questi musicisti provando ad ascoltare il loro lavoro. Questo è il caso sintomatico che la troppa curiosità, a volte, fa male alla salute. Perché questo “demo” è assolutamente privo di qualsiasi concetto o elemento abbia a che fare con la parola “musica”. ‘Demo-2’ è un lavoro con poco senso, forse anche con poca voglia, in poche parole una seria catastrofe, assolutamente insoddisfacente dal punto di vista artistico. Oltretutto, sembra indefinibile una sua catalogazione all’interno di un determinato genere o sottogenere musicale: non si sa se è rock, noise, elettronica, ecc… Se proprio bisogna salvare un brano, forse si può menzionare qualcosina di  “12-30” e qualcosina di “Millipedes Reservation”, strascichi di “ryb”, ma nulla nulla di più. Davvero troppo poco. Il resto è cacofonia pura, è disturbo non consapevole, che credo si ripercuoterà anche in eventuali esibizioni dal vivo. E quando termina la mezz’oretta di rumore, arriva come un angelo caduto al cielo il sollievo per le nostre orecchie. Avviso ai naviganti: se proprio volete inviarmi proposte musicali, non dico che debbano essere serie, ma quanto meno con un minimo di senso e di voglia tangibile; altrimenti, non sprecate neanche la fatica di scrivere quattro righe di mail e fare clic su ‘inserisci allegato’.