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GPS: WINDOW TO THE SOUL

data

11/09/2006
78


Genere: AOR/Prog Rock
Etichetta: Inside Out
Anno: 2006

Gli Asia sono da poco tornati nella formazione originale per festeggiare il 25 anniversario dalla nascita: naturalmente il ritorno a casa di Wetton, Howe e Palmer ha fatto sì che chi li sostituiva (rispettivamente Payne, Govan e Schellen) fosse dichiarato out da Geoffrey Downes, unico membro fondatore sopravvissuto negli anni. Non deve essere certo stato bello per il terzetto in questione che, comunque, ha messo subito a frutto l'esperienza maturata negli anni: reclutato Mr. Ryo Okumoto (l'eccelso tastierista degli Spock's Beard) il trio, ribattezzatosi con l'acronimo di GPS, è pronto ad entrare nelle vostre case col "debut" "Window To The Soul". Il disco in questione si compone di diece tracce che giocano a miscelare il classico Asia-sound con l'estro tastieristico di Ryo: il risultato è un disco godibile, che a mio avviso riprende ed amplia il discorso portato avanti con "Silent Nation" ben due anni fa. Infatti il platter degli Asia del 2004 affiancava al classico gusto AOR una decisa spruzzata di prog rock: nei GPS questa propensione alle sonorità progressive è ulteriormente accentuata dall'estro di Okumoto che in molte tracce ("New Jerusalem" e "Heaven Can Wait" su tutte) prende il sopravvento trasformando le canzoni in vere sferzate di tecnicismo degne degli Spock's Beard di "Octane". La produzione è di indubbio livello e la cover è molto interessante: in definitiva un lavoro di classe, che vi consiglio di procurarvi se amate l'Asia-sound e se ne siete in astinenza; molte canzoni vi daranno delle piacevoli sensazioni di deja-vu e vi catapulterenno nel pieno degli anni d'oro della suddetta band. Il mio consiglio è di farlo vostro perchè, anche se non è certo un capolavoro della storia della musica, saprà donarvi intensi momenti di un'epoca che ormai non c'è più.

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